venerdì 14 giugno 2013

La Comunicazione: Emittente, Destinatario, Ricevente


La comunicazione è uno dei principali e più importanti modi con i quali si ottengono e si forniscono informazioni, dandoci così la possibilità di interagire con altre persone.

Come sappiamo non si può evitare di comunicare, anche quando si sta in silenzio e tramite la comunicazione impariamo a conoscere gli altri e tutto quello che ci circonda.

Quando parliamo e quando scriviamo c’è sempre qualcuno che dice qualcosa e qualcun altro che ascolta o legge e quello che è scritto rimane molto più impresso di quello che viene detto: verba volant, scripta manent, quindi facciamo molta attenzione a quello che scriviamo.

Infine, tra chi parla e ascolta c’è una differenza di ruolo, che cambia secondo la situazione: se sto ricevendo o sto comunicando informazioni.

Emittente, Destinatario e Ricevente

La comunicazione è la trasmissione, lo scambio d’informazione, verbale (a parole) o scritta (mail, lettere, relazioni).
Quando si parla o si scrive di comunicazione, si definisce E emittente, chi manda il messaggio, mentre si definisce come D il destinatario oppure R il ricevente, chi riceve il messaggio.

Ogni comunicazione ha uno scopo, che è il motivo per cui si avvia una comunicazione.

Da segnalare, specialmente nella nostra professione, che può accadere che tra destinatario e ricevente ci sia una differenza: il destinatario è chi dovrebbe ricevere il messaggio, per esempio il capo, mentre il ricevente è l’assistente, che in realtà lo riceve.


Ora è il momento di affrontare il tema destinatario/ricevente.
Come si può entrare in sintonia con lui e coinvolgerlo emotivamente con il nostro modo di comunicare?

Una tecnica molto utile, nella comunicazione verbale, è quella del “mirroring”, che prevede la capacità di instaurare con il nostro interlocutore un “rapporto empatico”, basato sulla fiducia e la sintonia emotiva, creando empatia.

Secondo Wikipedia, l’empatia è la capacità di un individuo di comprendere in modo immediato i pensieri e gli stati d’animo di un’altra persona.

L’empatia, prevede modalità di comunicazione per cui il ricevente, ascoltando attivamente l’altro, sospende momentaneamente il suo modo di percepire la realtà per cercare di comprendere le esperienze e sintonizzarsi sulle percezioni dell’interlocutore. È una forma molto profonda di comprensione dell’altro perché si tratta d’immedesimazione nelle emozioni degli altri.

Un sistema per creare velocemente empatia con il nostro interlocutore è proprio il “mirroring” che significa assumere la stessa postura del nostro interlocutore, ma attenzione a non esagerare, perché l’altro potrebbe non comprendere e sentirsi preso in giro!

Per esempio, se chi abbiamo di fronte ha le braccia conserte, anche noi lo faremo, se il nostro interlocutore si accarezza i capelli, possiamo imitarlo, ma senza eccedere.

Il suggerimento è di non ripetere gli stessi movimenti esattamente come lui, ma quando tocca a noi parlare. Aspettiamo che finisca di esprimere il suo pensiero o di farci delle domande e poi, quando cominciamo a parlare, mimiamo la sua postura.

In questo modo ci identificherà come persone empatiche nei suoi confronti, ci vedrà come simili a lui permettendoci d’instaurare un rapporto di fiducia: “Non so perché, ma sento di potermi fidare di te”.

 

1 commento:

  1. Bel post! A me è piaciuto anche approfondire alcuni aspetti della comunicazione efficace nel mio blog. Spero di scambiare pareri con voi su questo argomento!

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