venerdì 14 marzo 2014

La verità sull'evoluzione del ruolo.


Il tema della diversificazione ed evoluzione del ruolo della Manager Assistant è ormai stato discusso e sviscerato da parecchi anni. Se non ricordo male, si cominciò a parlarne in modo più frequente a partire dal 2007, inizio del periodo della crisi del credito. Giravano parecchie statistiche spaventose che rivelavano che molte aziende stavano riducendo il loro personale amministrativo e di supporto. A quel tempo molte assistenti venivano licenziate dopo che erano stati eliminati i loro manager e dipartimenti. Per chi invece è riuscita a mantenere il posto di lavoro, è cominciato un duro periodo perché abbiamo dovuto dimostrare il nostro valore assumendoci sempre maggiori responsabilità e compiti che fino ad allora erano stati assegnati ad altri. La recessione economica ha certamente avuto un effetto su noi assistenti e ha giocato un ruolo importante nella diversificazione del ruolo.
 

 

A parte la recessione ci sono molti altri fattori che hanno contribuito a far cambiare il ruolo della Manager Assistant e tra queste sicuramente hanno un posto importante le nuove tecnologie, che hanno reso definitivamente obsoleta le vecchia figura della segretaria, intesa come l’impiegata che risponde al telefono, tiene l’agenda e fotocopia i documenti – non parliamo dei caffè, spinosa questione, tutt’oggi aperta. Ma cosa significano diversificazione ed evoluzione? In che modo la nostra routine quotidiana è cambiata e quale è il nostro ruolo oggi? Quanto tempo spendiamo nel portare avanti i nostri compiti principali e quanto tempo invece dedichiamo ai nuovi aspetti del nostro lavoro?
 

Sono stati condotti diversi sondaggi per ottenere un'istantanea del settore e i risultati hanno mostrato che molte Manager Assistant hanno molte più responsabilità, ben oltre il canonico ruolo fino ad oggi riconosciuto. I risultati delle indagini mostrano chiaramente come il ruolo è cambiato e si è evoluto in una figura professionale che spazia in ambiti diversi, a seconda dell’azienda e del dipartimento dove lavora, pur mantenendo sempre quello che io chiamo “the Manager Assistant mind setting” che è la base su cui costruire una carriera acquisendo sempre maggiori conoscenze e competenze. Quindi sembrerebbe che se siamo capaci di coglierle, ci aspettano infinite opportunità per ampliare il nostro ruolo e affrontare sfide nuove e interessanti.
L'altro lato della medaglia, perché non è sempre tutto meraviglioso, è che ci viene chiesto di prenderci in carico molti lavori extra per cui spesso non siamo ricompensate né economicamente e neanche con avanzamenti di carriera?
 

 

La domanda da porsi è quindi questa: c’è possibilità di crescita di carriera in questo ambito professionale?

A voi la parola.

martedì 4 marzo 2014

E’ sorprendente quanto si guadagni nel condividere le proprie conoscenze.


Nel modo di oggi, molto competitivo, abbiamo sempre più bisogno dell’aiuto degli altri per portare avanti in modo adeguato il nostro lavoro. Anche se questa affermazione potrebbe sorprendervi, la condivisione delle conoscenze e competenze in ambito professionale è la chiave di una carriera di successo.

Condividere quello che sappiamo e quello che abbiamo imparato negli anni, non è sempre facile. Molte di noi sono convinte che comunicare agli altri la nostra esperienza voglia dire favorirli a nostro discapito, rinunciare a un po’ di “potere”. In realtà condividere conoscenze è guadagnare in potere e influenza e creare dei rapporti reciprocamente utili.

Qui di seguito 4  timori che ci trattengono dal condividere le nostre esperienze e i benefici che ne deriverebbero se lo facessimo:

Timore #1: Non essere più “la migliore” in mezzo agli altri. Molte persone pensano che la conoscenza sia equivalente al poter e che conseguentemente, più sappiamo più velocemente facciamo carriera.
Beneficio #1: Quando si condivide quello che si sa con gli altri componenti del team si riceve in cambio quello che loro sanno, si viene riconosciuti come ottimi collaboratori e si sviluppa un potenziale incredibile che deriva dall’unione delle conoscenze.  
Timore #2: Che ci vengano negate una promozione, un cambio di ruolo, un aumento, perché ritenute figure insostituibili in quel ruolo.
Beneficio #2: Tali riconoscimenti si basano sui risultati, ovvero su quanto le nostre competenze posso essere utili in relazione alla mission della nostra azienda e non su “quanto” non sappiamo, siamo istruite o abbiamo sperimentato. La libera condivisione vi aiuterà ad accumulare altre conoscenze e a rendervi popolare, e mentre gli altri imparano da voi, voi a vostra volta potreste essere prese in considerazione per nuove sfide e opportunità e magari anche per una promozione.


Timore #3: Essere licenziate, perchè dopo aver condivisio con altri non siamo più necessarie in quanto “chiunque può fare lo stesso lavoro”.
Beneficio #3: In realtà potrebbe succedere esattamente il contrario, ovvero che vi tengano strette. Dopo tutto, se siete le uniche in grado di portare a termine determinati compiti perché dovrebbero offrirvi di fare altre cose, con il rischio che non sia nessuno in grado di sostituirvi? Condividendo le vostre conoscenze invece potreste passare ad altro senza problemi, avendo già qualcuno che può prendere il vostro posto.


Timore #4: Che gli altri vogliano fregarti! E se per caso le informazioni che io condivido fossero utilizzate in modo non corretto? E poi fossi anche accusata di qualcosa? E peggio ancora, se le usassero e poi si prendessero tutto il merito, tagliandomi fuori?
Beneficio #4: In genere quando si trasmette la propria esperienza ai collaboratori e/o colleghi, lo si fa per ottenere rispetto, riconoscimento, apprezzamento, sia da loro che dai capi. Ottenuta così l’autorevolezza, sarà difficile non riuscire a raggiungere splendidi risultati.