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martedì 20 maggio 2014

Il percorso di carriera di una Manager Assistant: suggerimenti su come crescere e cambiare

A volte il cambiamento può essere una buona cosa, soprattutto se è un stimolo a un interessante sviluppo di carriera.

Se pensi che il tuo attuale ruolo ti stia un po’ stretto e cerchi nuove sfide, guardati intorno, le possibilità ci sono, basta cercarle e mettersi in gioco.

Da PA/Ea a…?

Tutti i giorni i manager si trovano a dover affrontare un’agenda fitta di impegni, ricevono migliaia di e-mail, rispondono a chiamate a tutte le ore del giorno e a volte anche di notte, senza contare le conference call.

Come fanno a sopravvivere? Ma è ovvio! Hanno una fantastica PA/EA che li aiuta ad arrivare alla fine della giornata superando con disinvoltura tutti i problemi.

Le PA/EA sono il cuore pulsante delle organizzazioni, lavorano fianco a fianco con i manager svolgendo un ruolo di supporto chiave, garantendo la buona riuscita delle attività.

Hanno sempre più responsabilità e sono sempre più coinvolte in tutti i livelli del business delle aziende dove operano.

A volte può anche accadere che una PA/EA riesca a progredire all'interno di un settore o di un'area specifica e riesca ad ottenere un ruolo più specializzato, per esempio nell’ambito della comunicazione se ha ottime capacità di relazione, nello sviluppo del sito dell’azienda se le interessano le nuove tecnologie, nelle risorse umane o nella formazione se il suo focus è sulle persone.

La capacità di gestire la complessa vita di un manager può portarla a diventare un project manger se si fa notare per particolari doti organizzative, un team leader se ci sono gruppi di persone da organizzare.

Le possibilità sono numerose, basta averne voglia.

Interessante? Qui di seguito sono alcune idee su come fare.

La preparazione è fondamentale

Districarsi in molti compiti diversi è oggettivamente difficile, non tutti sono capaci di farlo in modo efficiente, quindi essere in grado di organizzare e coordinare più di una attività è un plus.

Con l'introduzione della tecnologia moderna, il ruolo di PA/ EA non è più solamente la gestione dell’agenda e dei documenti da preparare per le riunioni del manager, ma può diventare proprio uno di quelli elencati in precedenza.

Ma è necessario prepararsi a questi ruoli, non ci si può improvvisare.

Si sa che le PA/EA sono eccellenti a lavorare sotto pressione, imperturbabili in una situazione tesa e perfettamente in grado di lavorare bene con gli altri. Esperte di comunicazione a tutti i livelli, sanno che essere un giocatore di squadra è altrettanto essenziale.

La perfetta PA/EA conosce tutte le funzioni di Outlook per gestire al meglio le riunioni del manager, è in grado di mettere insieme una presentazione di PowerPoint, maneggia con disinvoltura tabelle Pivot in Excel, sa organizzare una videoconferenza, accendere un proiettore in sala riunioni e a volte è un IT manager improvvisato, è un’esperta di social media, ed è la persona cui rivolgersi quando nessun altro riesce ad aiutarvi.

La formazione è la chiave

Ma tutte queste capacità spesso non bastano a fare il salto di qualità, ci vuole qualcosa in più.

Questo “qualcosa in più” ve lo può fornire solo la formazione continua. In un mondo del lavoro che è in continua evoluzione è necessario stare al passo ed essere sempre aggiornate  e pronte  a nuove sfide. Attraverso la formazione è possibile non solo aggiornarsi, ma anche acquisire nuove competenze, mantenendo il cervello allenato ad apprendere.

Sia che restiate nella vostra azienda, sia che decidiate di cambiare, il fatto di avere appreso nuove e diverse competenze non può che rendervi più interessanti e farvi ottenere un ruolo che ambivate da tempo e anche uno stipendio migliore.

 

giovedì 15 maggio 2014

Come diventare un’assistente di successo


In un mondo in cui il tempo a disposizione è sempre meno e gli impegni sempre di più la chiave del successo di ogni manager è avere una assistente. Di conseguenza le aspettative del manager nei confronti della sua assistente sono molto più alte che in passato e ciò che è previsto per questo ruolo professionale diventa sempre più complesso e delicato. Che cosa potete fare per essere certe di avere successo nella vostra carriera?

Gestire le relazioni sul posto di lavoro


Il rapporto che avete con il vostro manager e i suoi riporti e superiori, è uno dei fattori più importanti per il vostro successo professionale. È necessario essere proattive nel comprendere a fondo le persone con cui lavorate e con cui avete un rapporto ben definito, in termini di aspettative da parte loro circa i compiti che sono pertinenti al vostro ruolo professionale. È quindi auspicabile che  utilizziate la vostra iniziativa per gestire le consuete e giornaliere attività del vostro manager senza doverlo consultare in ogni occasione.

Uno degli elementi cruciali per assicurare un rapporto di successo con il vostro manager è la comunicazione. Tuttavia, un punto fondamentale da capire è che, sebbene la comunicazione debba fluire in modo continuo, dovreste cercare di evitare domande inutili e interruzioni inopportune e invece organizzare un momento specifico per discutere in modo efficace un programma da condividere insieme.

Purtroppo a volte potrebbe essere necessario lavorare con qualcuno che provoca problemi e difficoltà, tuttavia, interagendo efficacemente con loro migliorerà le vostre capacità di relazionarvi a tutti i livelli. E' importante imparare a identificare e affrontare le situazioni difficili, in modo da poter adottare l'approccio più efficace per gestirle correttamente.

Autorevolezza e assertività


Lavorare per crearvi autorevolezza vi porterà enormi vantaggi sia nella vita lavorativa sia in quella personale. Essere autorevoli prevede la capacità di essere in grado di comunicare correttamente con ogni tipo di interlocutore, essere il punto di riferimento per il vostro manager e i colleghi, saper gestire il tempo in modo efficiente, essere assertive e sicure di voi in modo da diventare eccellenti nel negoziare e convincere chi sta intorno a voi anche quando non siete investite della necessaria autorità. Tutti questi fattori combinati definiranno nel bene o nel male, le vostre relazioni in ufficio. Queste abilità interpersonali preziose vi saranno utili sempre, non importa se cambierete ruolo o azienda.

Un suggerimento è quello di non aver paura di dire "no". Se qualcuno cerca di caricarvi di troppo lavoro e vi rendete conto che non potete gestire in modo le scadenze, siate assertive e spiegate i vostri limiti di tempo. L'approccio migliore è quello di cercare compromessi e offrire alternative in una negoziazione “win-win”.

La gestione del tempo è uno delle componenti chiave per raggiungere l’eccellenza nel vostro ruolo. Questo comporta la definizione di scadenze realistiche per completare il lavoro, la gestione non solo del vostro tempo, ma anche quello del vostro manager e la capacità di utilizzare tecniche di organizzazione e pianificazione efficaci per ottenere il massimo controllo possibile.

L’importanza dell’immagine


"Il 93% della prima impressione si basa su come ci presentiamo e solo il 7% su quello che diciamo," Albert Mehrabian. L’immagine comprende il vostro aspetto (come siete vestite, pettinate, truccate), il vostro tono di voce (se avete un tono adeguato oppure se la vostra voce è bassa e impaurita o stridula e aggressiva), l'atteggiamento con cui vi ponete nei confronti dei vostri interlocutori, e infine il linguaggio del corpo che trasmette immediatamente chi siete. Osservate gli altri intorno a voi e riflettete sulle ragioni per cui li rispettate, oppure no,  e vi renderete conto che spesso il vostro primo giudizio si basa sull’apparenza. Quindi mantenete sempre un tono di voce tranquillo per incoraggiare le persone ad ascoltarvi, mantenete un atteggiamento positivo e gli altri vi ascolteranno, tenere la testa alta, abbiate fiducia in voi stesse guardando tutti negli occhi con un sorriso e otterrete il rispetto di tutti.

Sviluppo personale e di carriera


Non dovete limitarvi a fare le cose che già sapete fare; credete in voi stesse, otterrete di più e renderete la vostra vita lavorativa interessante e stimolante. Siate proattive, pensate a soluzioni creative e accettate nuove responsabilità per ampliare il vostro ruolo e le vostre competenze. Ricordate, assumendo incarichi aggiuntivi e dimostrando le vostre capacità di iniziativa e di innovazione, contribuirà a influenzare il giudizio del vostro manager nei vostri confronti. Attuate un piano d'azione per monitorare il vostro sviluppo e utilizzatelo come prova per dimostrare al vostro manager i progressi e i risultati ottenuti.

 

lunedì 21 aprile 2014

Newsletter #2 - Executive Secretary Live - IYOTSA 2014 - M.A.C. Manager Assistant Certificata: data esami

logo MACSE Italia
Gli argomenti di questa newsletter:
Executive Secretary Live: perché è importante esserci
IYOTSA: temi del mese
Calendario formativo: ultimi appuntamenti
Auguri di Buona Pasqua
Executive Secretary Live: perché è importante esserci
logo Executive Secretary Live
The importance of being there!
NETWORKING is the single most powerful marketing tactic to accelerate and sustain success for any individual or organization! –Adam Small
It is my second year of attendance and I can tell you that it is always exciting and inspiring.
Executive Secretary Live  
Executive Secretary Live   Executive Secretary Live

I had the occasion to meet in person old pen-friends I was in touch only by email or through LinkedIn, Facebook and blogs and to have the pleasure to meet not only colleagues form many countries in the world but also great speakers and worldwide know personalities.
Executive Secretary LiveI was already sure that networking is about making connections and building enduring, mutually beneficial relationships, but I also know that it's not about who you know ... but WHO KNOWS YOU!!...


Read the article
IYOTSA: temi del mese
IYOTSA
Marzo: Il ruolo della formazione nello sviluppo di carriera

Citazione
The strength of the team is each individual member. The strength of each member is the team.
Benjamin Franklin
Formazione
Focus e finalità
Le Manager Assistant devono cercare di essere sempre migliori e aggiornate, al passo con le nuove teconolgie e pronte ad affrontare e risolvere ogni richiesta. La crescita professionale delle Manager Assistant è un punto di forza anche del loro Manager.

La sfida 
Per essere sempre efficienti, preparate e in grado di offrire il miglior supporto possibile, dobbiamo essere disposte a imparare sempre qualcosa di nuovo, ma significa anche che le nostre aziende devono offrirci facilitazioni e aiuto in questo percorso
Teamwork

Aprile: Il valore del lavoro di squadra 

Citazione
The strength of the team is each individual member. The strength of each member is the team.
Phil Jackson

Focus e finalità
È necessario che creiamo una cultura del lavoro in team, che ancora non esiste.
La capacità di lavorare in team porterebbe sicuramente un grande valore aggiunto anche alle nostre aziende, oltre a facilitare molti nostri compiti quotidiani.

La sfida
Non è sempre facile lavorare con successo in team. Mettere insieme diverse persone con differenti personalità può minare il successo di un progetto se non sono gestite correttamente. Sapere lavorare in modo produttivo con tipologie diverse di colleghi è un capacità fondamentale e che non può mancare a una Manager Assistant.
Calendario formativo: ultimi appuntamenti
Se non diversamente specificato, la sede dei corsi è presso SpaziPer – via Antonello da Messina 5, Milano.
Per informazioni e iscrizioni: formazione@macse.it
08-Mag-2014Serata in Form-Azione – Galateo aziendale 1– programma
galateo aziendaleDalle 19.30 alle 22.00
Iscrizioni e pagamento per le 2 sessioni entro il 15 aprile
Relatrice Donna Flavia Fassati – www.my-fair-lady.it
Per informazioni e iscrizioni:formazione@macse.it
10-Mag-2014Finance 2a parte – programma
financeDalle 9.30 alle 18.00
11-Giu-2014Serata in Form-Azione – Galateo aziendale 2
galateo aziendaleDalle 19.30 alle 22.00
14-Giu-2014Sessione di esame programma M.A.C. - Manager Assistant Certificata - info
PNLPer informazioni e iscrizioni:formazione@macse.it
21-Giu-2014PNL/AT
PNLDalle 9.30 alle 18.00
Iscrizioni e pagamento entro il 9 Giugno

Per informazioni e iscrizioni:formazione@macse.it
Auguri di Buona Pasqua
Buona PasquaBuona Pasqua
Buona Pasqua
Se non vuoi più ricevere questa newsletter, invia una mail con oggetto "cancellami" a newsletter@macseitalia.it

venerdì 14 marzo 2014

La verità sull'evoluzione del ruolo.


Il tema della diversificazione ed evoluzione del ruolo della Manager Assistant è ormai stato discusso e sviscerato da parecchi anni. Se non ricordo male, si cominciò a parlarne in modo più frequente a partire dal 2007, inizio del periodo della crisi del credito. Giravano parecchie statistiche spaventose che rivelavano che molte aziende stavano riducendo il loro personale amministrativo e di supporto. A quel tempo molte assistenti venivano licenziate dopo che erano stati eliminati i loro manager e dipartimenti. Per chi invece è riuscita a mantenere il posto di lavoro, è cominciato un duro periodo perché abbiamo dovuto dimostrare il nostro valore assumendoci sempre maggiori responsabilità e compiti che fino ad allora erano stati assegnati ad altri. La recessione economica ha certamente avuto un effetto su noi assistenti e ha giocato un ruolo importante nella diversificazione del ruolo.
 

 

A parte la recessione ci sono molti altri fattori che hanno contribuito a far cambiare il ruolo della Manager Assistant e tra queste sicuramente hanno un posto importante le nuove tecnologie, che hanno reso definitivamente obsoleta le vecchia figura della segretaria, intesa come l’impiegata che risponde al telefono, tiene l’agenda e fotocopia i documenti – non parliamo dei caffè, spinosa questione, tutt’oggi aperta. Ma cosa significano diversificazione ed evoluzione? In che modo la nostra routine quotidiana è cambiata e quale è il nostro ruolo oggi? Quanto tempo spendiamo nel portare avanti i nostri compiti principali e quanto tempo invece dedichiamo ai nuovi aspetti del nostro lavoro?
 

Sono stati condotti diversi sondaggi per ottenere un'istantanea del settore e i risultati hanno mostrato che molte Manager Assistant hanno molte più responsabilità, ben oltre il canonico ruolo fino ad oggi riconosciuto. I risultati delle indagini mostrano chiaramente come il ruolo è cambiato e si è evoluto in una figura professionale che spazia in ambiti diversi, a seconda dell’azienda e del dipartimento dove lavora, pur mantenendo sempre quello che io chiamo “the Manager Assistant mind setting” che è la base su cui costruire una carriera acquisendo sempre maggiori conoscenze e competenze. Quindi sembrerebbe che se siamo capaci di coglierle, ci aspettano infinite opportunità per ampliare il nostro ruolo e affrontare sfide nuove e interessanti.
L'altro lato della medaglia, perché non è sempre tutto meraviglioso, è che ci viene chiesto di prenderci in carico molti lavori extra per cui spesso non siamo ricompensate né economicamente e neanche con avanzamenti di carriera?
 

 

La domanda da porsi è quindi questa: c’è possibilità di crescita di carriera in questo ambito professionale?

A voi la parola.

mercoledì 22 gennaio 2014

Il coraggio di essere donna


Essere una donna, moglie, madre, e non per ultimo, assistente di direzione - così come vivere in un mondo spesso pazzo vede la necessità di esercitare il coraggio quotidianamente.

Se vogliamo essere leader, se vogliamo fare bene e avere successo in ogni aspetto della nostra vita, dobbiamo capire come la paura e il coraggio possano lavorare insieme, mano nella mano.

Attraverso la vita e le esperienze passate, ho compreso che:

"Il coraggio è la volontà di agire a dispetto della paura."

Il coraggio e la paura sono collegati, il coraggio non è l'assenza di paura, ma piuttosto, necessita della paura per potersi esprimere.

Non c'è bisogno di essere coraggiose, se non abbiamo paura di qualcosa. Per fortuna, abbiamo paura di un sacco di cose sia nella vita di tutti i giorni, che nel lavoro. Non saremmo umane se non avessimo paura.

"La paura è solo una chiamata ad esercitare il coraggio".

Senza paura, non possiamo avere coraggio. Non possiamo agire coraggiosamente in ogni situazione se non abbiamo qualcosa da proteggere, qualcosa da onorare, qualcosa da dimostrare, o qualcosa per cui impegnarci. La paura è un invito all'azione e l'azione deve dimostrare coraggio.

Ma teniamo a mente che ci deve essere un sano livello di paura. "Tutte le cose con moderazione" è un detto che cerco di applicare alla maggior parte delle aree della mia vita. Non lasciate che la paura prenda il sopravvento causandovi una completa paralisi.

Siate coraggiose oggi. Guardate la paura negli occhi e vincetela. Non lasciate che prenda il sopravvento. Non lasciatela vincere.

Se vogliamo essere padrone del nostro complesso e sfaccettato ruolo di donna, abbiamo bisogno di capire quanto sia importante avere coraggio. Siamo state create per essere coraggiose.

mercoledì 15 gennaio 2014

Tempo rubato, come evitarlo?

Per quale motivo alla fine della giornata restano sempre delle cose da fare e sorge spontanea la considerazione: “Accidenti anche oggi non sono riuscita a finire quella cosa che mi ero ripromessa di terminare e mi tocca restare in ufficio fino a ore impossibili“.

C’è sempre un motivo per cui un’attività che sembrava potessimo svolgere in un paio d’ore, ce la trasciniamo da giorni.
Abbiamo lavorato tutta la giornata, abbiamo mangiato un panino al volo, abbiamo fatto solo una breve pausa caffè e nonostante tutto ci troviamo con un mucchio di carte sulla scrivania, documenti da archiviare, mail cui rispondere.

E’ vero, magari abbiamo dato anche un’occhiata (magari un paio) a Facebook o ai messaggini sul telefonino, ma non possono essere queste “piccole” interruzioni che ci fanno perdere tempo.
E quindi? Come mai non abbiamo mai tempo?

Alcuni studi hanno dimostrato che circa la metà del tempo lavorativo viene letteralmente consumato dalle interruzioni.
Per interruzioni Intendo: dare uno sguardo “veloce” alle e-mail, le telefonate non necessarie ricevute, una richiesta “fatta al volo” da parte di un collega che non ricorda una determinata cosa, come anche vere urgenze che non possono essere rimandate.
Mediamente un’assistente viene interrotta circa 60 volte al giorno.
Un manager ogni 10 minuti!


Ci sono diversi tipi di interruzione, quella che dura mediamente dai 3 ai 5 minuti, mentre altre possono essere più brevi, altre invece richiedono la nostra totale attenzione e concentrazione.
Se poi consideriamo i circa 8 minuti necessari per ritornare ad essere focalizzati come al momento esattamente precedente l’interruzione, facendo un breve calcolo, molto approssimativo, perdiamo almeno 3 ore della nostra giornata lavorativa a gestire le interruzioni.

Secondo voi, quante di queste interruzioni sono veramente urgenti e importanti? Probabilmente solo il 10% mentre il restante 90% ci ruba tempo prezioso!
Come difenderci da chi ci ruba tempo prezioso?
Il primo passo per risolvere questo problema è cercare di rimanere focalizzate il più possibile su quelle attività che sono realmente importanti per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Ormai lavoriamo quasi tutte in open-space o in uffici che condividiamo con altri colleghi. Imparare a ignorarli e a non prestare attenzione alle loro chiacchiere è una strategia: non fatevi coinvolgere nelle loro discussioni se non avete tempo e specialmente se non vi riguardano.
Riconoscere le “interruzioni” e dar loro il giusto peso, magari riuscendo anche a ignorarle quando è il caso,  è un primo passo per farsi distrarre di meno e portare finalmente a termine quell’attività che ci trasciniamo da giorni.

Un altro è imparare a riconoscere alcune frasi che sembrano innocenti, ma non lo sono:

 “Scusa hai un attimo? Posso chiederti una cosa al volo?”
Questa probabilmente è la domanda che ci viene fatta abitualmente e di solito il “ladro di tempo” ha sempre una fretta indiavolata e se solo giriamo la testa verso di lui, siamo fregate, gli abbiamo appena dato l’autorizzazione a proseguire nella sua richiesta.
Poco importa se noi stiamo facendo altro o se neanche siamo la persona giusta cui chiedere! Non lo fa certo per farci un dispetto, quanto piuttosto per semplice pigrizia, magari potrebbe trovare l’informazione in una vecchia mail o cercando in Internet, ma è più comodo e veloce che il lavoro lo faccia qualcun altro.

Sono certa che vi è capitato più di una volta che, mentre siete al telefono, un collega si metta di fronte a voi e cominci a parlarvi e a chiedervi informazioni.

Per un certo periodo di tempo, dietro la mia scrivania ho appeso un cartello con scritto:

Nonostante la natura sia stata molto generosa con me e mi abbia dotata di due orecchie, mi ha dato una sola bocca per rispondere, motivo per cui se sto parlando al telefono, non posso rispondere anche a te”.

Ad ogni simile interruzione, lo indicavo al rompiscatole.

Ma oltre a queste tipologie di interruzione ce ne sono altre migliaia, che volenti o nolenti distolgono  la nostra attenzione, rompono la concentrazione che ci eravamo create e che spezzano il filo del ragionamento che stavamo seguendo.
Ad esempio:

“Ti ricordi dove ho messo quel foglio?”
IO dovrei ricordarmi dove TU hai messo qualcosa? E poi cosa significa “quel foglio?” sai quanti fogli ho sulla mia scrivania che non sono neanche miei e che ho magari raccattato abbandonati nelle sale riunioni?

“Mi passi quel foglio/penna/documento/?”
Potresti cortesemente alzarti e fare il giro della scrivania? O magari solo allungare il braccio, hai un crampo?

“Come si chiamava quel tizio che ha fatto quell’ordine?”
Magari se apri il programma CRM o il foglio di Excel, come per magia ti appare la risposta, io manco c’ero all’appuntamento con il cliente!!!

Ma la più bella di tutte è questa:
“Scusa, dai una lettura veloce a questa mail e mi dici se va bene?”
Qui, oltre all’interruzione non richiesta si scatenano un sacco di altre dinamiche complesse da gestire.
Per prima cosa, scatta qualcosa… siamo lusingate che un nostro collega ci chieda un parere e ci dia così tanta considerazione e fiducia da chiedere cosa ne pensiamo.
Non ci succede spesso di essere interpellate, quindi interrompiamo tutto quello che stiamo facendo perché il nostro collega ha bisogno di aiuto, del NOSTRO aiuto.
Ci accomodiamo vicino a lui/lei, assumiamo un’aria concentrata, molto seria e professionale e cominciamo a leggere.

Ha chiesto il NOSTRO parere e quindi VUOLE il nostro contributo.
Allora cerchiamo di leggere le sfumature, di capire il messaggio tra le righe, di metterci nei panni di chi leggerà questa mail e, come in una partita a scacchi, cerchiamo di prevedere tutte le possibili mosse, immaginiamo scenari e stati d’animo, insomma ce la mettiamo tutta.
E, alla fine, ci rendiamo conto che quello che c’è scritto fa veramente schifo, probabilmente noi non avremmo mai scritto una cosa simile e vorremmo cambiare tutto, ma per gentilezza ci limitiamo a suggerire come cambieremmo una frase, come anticiperemmo una possibile obiezione, come eviteremmo di offendere l’interlocutore.

Ma mentre stiamo esponendo il nostro gentile punto di vista, il nostro collega, con un sorrisetto stirato in faccia ci dice: “Cara, è giusto quello che dici, ma ti manca questo pezzo per capire come mai ho scritto così…” oppure “Va bene, però il cliente quella volta al telefono mi ha detto che… e quindi…”
E alla fine, ci sentiamo dire: “Dai, grazie lo stesso. Adesso rivedo due cose e poi la mando.”

A questo punto ci sentiamo delle cretine, gli abbiamo dedicato il nostro prezioso tempo e lui ci liquida così? E la prossima volta che ci capita una simile richiesta, come dobbiamo comportarci? Far finta di niente? Non prestare attenzione alle richieste dei colleghi?
Direi che una soluzione semplice e diplomatica, è rispondere con tono molto cortese: “Dammi ancora mezz’ora così finisco questo lavoro importante e poi ti dedico l’attenzione che meriti”.
Vi renderete conto in breve, che nella maggior parte dei casi il collega non tornerà a disturbarvi.

C’è una frase che amo molto:

Mentally strong EAs don't worry about pleasing others. Know any people pleasers?

Or, conversely, people who go out of their way to dis-please others as a way of reinforcing an image of strength?

Neither position is a good one.

A mentally strong EA strives to be kind and fair and to please others where appropriate, but is unafraid to speak up.

They are able to withstand the possibility that someone will get upset and will navigate the situation, wherever possible, with grace.

 

 

martedì 14 gennaio 2014

Volete un aumento di stipendio? Volete essere più apprezzate per quello che fate? Dimostrate quanto valete!!


Arriva sempre il momento in cui vogliamo che tutto quello che facciamo ci venga riconosciuto. L’ideale sarebbe ricevere un aumento di stipendio, un bonus, ma a volte anche solo un riconoscimento, un ringraziamento, sarebbero sufficienti a ricaricarci le batterie e a farci ripartire con entusiasmo.

Ma come possiamo far notare al nostro capo che è arrivato “il momento”?

In primo luogo dovete ritagliarvi un po’ di tempo con lui nella sua complicatissima e impegnatissima agenda. Non cercate mai di introdurre un argomento così delicato a metà di un’altra discussione, perché probabilmente cogliereste impreparato il capo, cosa che non è mai gradita. Riservata in agenda la vostra mezz’ora, non cancellatela a causa di altri impegni o scuse, salvo convocazione da parte del CEO, rimanete ferme sulla vostra posizione. Preparatevi per l’incontro facendo un elenco degli obiettivi che avete raggiunto e delle proposte che avete fatto e concretizzato per cambiare e migliorare il vostro modo di supportarlo.

 

In aggiunta alla lista che è il primo passo per chiarire la vostra posizione, ecco alcuni altri suggerimenti per fare colpo sul vostro capo:

Speciali riconoscimenti

Avete ottenuto riconoscimenti e premi per la vostra professionalità o avete seguito dei corsi di formazione che certificano il vostro sviluppo personale e professionale? Se per esempio siete state ammesse al Programma M.A.C. segnalatelo e spiegate al vostro capo quanto sia importante per voi essere sempre aggiornate.

Dimostrate il vostro valore aggiunto

Se avete avuto la possibilità e/o la capacità di intervenire sulla riduzione di costi o sull’ottimizzazione di processi all’interno della vostra organizzazione, fate in modo che il vostro capo lo sappia. Presentategli le prove di quanto siete riuscite a far risparmiare al vostro dipartimento sia in termini di denaro che di tempo.

Presentatevi come una “problem solver”

Se i colleghi si rivolgono a voi dicendo: “Tu che sai tutto…”, se l’ultima volta che il capo vi ha chiesto di trovargli un’informazione, ce l’avete fatta in pochissimo tempo, insomma, se siete assistenti da “mission impossible”, quale migliore occasione per farglielo notare?

Dimostrate le vostre capacità di comunicazione

Avete creato report e presentazioni, standardizzato procedure, scritto articoli relativi alla professione? Se sì, preparatene una copia per l’incontro e parlatene al vostro capo, un’eccellente Assistente deve sapere padroneggiare sia la comunicazione verbale che quella scritta .
Le relazioni con gli altri

Non dimenticate di coltivare buone relazioni con tutti. Non dovete per forza piacere a tutti, ma dovete fare sì che vi rispettino:

Mentally strong EAs don't worry about pleasing others. Know any people pleasers?

Or, conversely, people who go out of their way to dis-please others as a way of reinforcing an image of strength?

Neither position is a good one.

A mentally strong EA strives to be kind and fair and to please others where appropriate, but is unafraid to speak up.

They are able to withstand the possibility that someone will get upset and will navigate the situation, wherever possible, with grace.

Voi rappresentate l’azienda per cui lavorate e in particolare il vostro capo, quindi create e mantenete rapporti professionali e cortesi con tutti, anche con chi non vi piace. Evitate i pettegolezzi e i commenti inopportuni, è vostro dovere essere sempre imparziali e non utilizzare la vostra posizione per fare un inutile esercizio di potere. Se vi comporterete in modo etico e responsabile il vostro capo lo noterà e non potrà che apprezzarlo.