venerdì 12 luglio 2013

Resilienza, la "parola" di moda da quest'anno o una vera e propria capacità?


Il termine "resilienza" proviene dalla metallurgia: indica, nella tecnologia metallurgica, la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate.

Per un metallo la resilienza rappresenta il contrario della fragilità.

In ambito psicologico la persona resiliente è l’opposto di una facilmente vulnerabile.

Etimologicamente “resilienza” deriva dal latino "resalio", iterativo di "salio".

Si può pensare a un collegamento tra il significato di "resalio", che ha tra i suoi significati anche l’azione di risalire sull’imbarcazione capovolta dalla forza del mare, e l’attuale utilizzo in campo psicologico: entrambi i termini indicano l’atteggiamento di andare avanti senza arrendersi, nonostante le difficoltà.


Quindi la resilienza psicologica è la capacità di persistere nel perseguire obiettivi sfidanti, fronteggiando in maniera efficace le difficoltà e gli altri eventi negativi riorganizzando positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.

La persona resiliente presenta una serie di caratteristiche psicologiche inconfondibili:

·         è ottimista e tende a "leggere" gli eventi negativi come momentanei e circoscritti;

·         ritiene di possedere un ampio margine di controllo sulla propria vita e sull’ambiente che lo circonda;

·         è fortemente motivata a raggiungere gli obiettivi che si è prefissata;

·         tende a vedere i cambiamenti come una sfida e come un’opportunità, piuttosto che come una minaccia;

·         di fronte a sconfitte e frustrazioni è capace di non perdere comunque la speranza;

·         ha infine la  capacità di ricostruirsi restando sensibile alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità e raggiungendo tuttavia mete importanti.
 

La resilienza è quindi la capacità che ci permette di perseguire i nostri obiettivi nonostante i continui “no”, le sconfitte, e gli inevitabili contrattempi della vita.

E’ la forza interiore che ci fa rialzare per la centesima volta, consapevoli che prima o poi raggiungeremo il nostro obiettivo, che ci permette di ristrutturare i fallimenti, considerandoli inevitabili tappe verso il successo.

Insomma, la resilienza viene durante e dopo i tuoi obiettivi: durante, quando devi attingere a tutte le tue risorse fisiche e mentali per fare quell’ultimo miglio che ti divide dal traguardo, dopo, quando devi affrontare una momentanea sconfitta, dimostrando di essere in grado di risollevarti.

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