Ormai MACSE Italia esiste da tre anni, entriamo nel
nostro quarto anno il prossimo aprile e posso dire di aver visto passare almeno
un centinaio di colleghe che si sono iscritte, se ne sono andate, sono
rimaste.
Tendenzialmente, ogni anno ci assestiamo sempre sullo stesso numero di
iscritte, ne perdiamo alcune a fine anno e ne guadagniamo di nuove con la
campagna acquisti.
Tuttavia alcune rimangono con noi sin dall’inizio e
continuano a frequentare gli incontri e a seguire la formazione.
Mi sono domandata perchè e credo di aver trovato la
risposta.
Si tratta di trovarsi o meno in un preciso stato
mentale.
Mi spiego: far parte di una associazione come MACSE
Italia significa crederci, non è solo pagare la quota annuale, che manteniamo
sempre ad una cifra irrisoria, non è neanche seguire le attività, è invece
sentire di appartenere a qualcosa di speciale e unico, dedicato a noi
soltanto.
Non esiste nient’altro di simile e che offra le stesse
opportunità di conoscenza e condivisione.
Quando mi chiesero, tre anni fa, come vedevo il futuro
di MACSE Italia in cinque anni, risposi: ancora Presidente e con 500
associate.
Siamo ancora lontane dal quel numero, ma sono lo stesso
molto soddisfatta.
Le persone che condividono con me questa esperienza sono
persone speciali per me, ma lo sono anche in senso assoluto, sono donne, perché
siamo tutte donne, che hanno qualcosa in più rispetto ad altre.
Si dedicano, per quanto è loro possibile,
all’organizzazione e alla gestione delle attività, partecipano con interesse ed
intelligenza alle iniziative, dedicano il loro prezioso tempo libero a se
stesse, ma anche alle altre.
Donare qualcosa agli altri sembra non essere più un
valore importante, ma da noi, in MACSE Italia, è una delle cose fondamentali e
maggiormente apprezzate.
Per questo motivo quando qualcuno ci lascia dicendo che
non ha più tempo, che ha deciso di fare altro, che non è più interessata, perché
ha dato una svolta diversa alla sua carriera, mi rendo conto che il nostro
messaggio non è passato in modo corretto, la persona non ha raggiunto la
consapevolezza che non si crede in qualcosa a tratti, come fosse un singhiozzo o
un qualcosa che quando ci fa comodo usiamo e quando non ne abbiamo più voglia,
ignoriamo, salvo ripensarci dopo un po’.
E qui si torna allo stato mentale, ci si sente parte di
qualcosa oppure no.
E se si condividono i valori di un’associazione, lo si
fa per sempre, anche quando si cambia ruolo professionale, anche quando non si
ha più molto tempo per partecipare.
Le idee sono alla base del nostro sentire, idee che noi
abbiamo tradotto in Mission & Vision che vanno ben oltre la nostra
professione, ma sono parte del nostro modo di essere in tutti i momenti della
nostra vita.
Ecco perché quando si fa parte di MACSE Italia, è per
sempre.
Durante i 3 anni di esstenza di MACSE Italia ho notato anche io che molte sono andate e venute...
RispondiEliminaMolte hanno fatto tutta la procedura di iscrizione e poi non hanno pagato la quota, pur sapendo perfettamente che c'è una quota da pagare (credo che arriviamo almeno ad un centinaio di colleghe).
Ancora oggi mi domando perchè lo abbiano fatto.
Mi rendo conto che alcune possono non aver trovato quello che cercavano e dopo un anno non hanno più avuto interesse a partecipare.
Ma chi si è iscritta e non è mai venuta, perchè lo ha fatto? perchè poi non si è mai fatta vedere? Il calendario delle attività è articolato e offre molte opportunità...
Forse voleva semplicemente dare il suo sostegno economico?
Ma quello che considero il comportamente meno corretto è quello di chi si è iscritta, ha goduto dei vantaggi e dei privilegi di far parte di MACSE Italia e poi ad un certo punto ha deciso di non iscriversi più, giustificando la mancata iscrizione per i troppi impegni e affermando che quando avrà più tempo si iscriverà di nuovo.
A queste persone consiglio di non provarci neanche a iscriversi di nuovo, perchè l'impegno non funziona a singhiozzo e solo quando ci fa comodo.
Se non si può partecipare non vuole dire che non ci si iscrive più, anzi a maggior ragione, ci si iscrive perchè si crede nell'iniziativa e non perchè pagando la quota si ha accesso alla formazione qualificata offerta da MACSE Italia a prezzi assolutamente concorrenziali.
Questo non è crederci, è essere un'opportunista.