Abbiamo avuto infatti dei capi estremamente esigenti.
In che modo queste esigenze, quando diventano eccessive, possono essere arginate?
Io credo che molto dipenda dal nostro livello di autostima.
Citando Wikipedia:
“L'autostima è il processo soggettivo e duraturo che porta il soggetto a valutare e apprezzare se stesso tramite l'autoapprovazione del proprio valore personale fondato su autopercezioni. La parola auto-stima deriva appunto dal termine "stima", ovvero la valutazione e l'apprezzamento di se stessi e degli altri.
Il nostro senso di autostima deriva da: elementi cognitivi ovvero il bagaglio di conoscenze di una persona, la conoscenza di sé e di situazioni che vengono vissute dal soggetto; elementi affettivi che vanno ad influenzare la nostra sensibilità nel provare e ricevere sentimenti, che possono essere stabili, chiari e liberanti; elementi sociali che condizionano l'appartenenza a qualche gruppo e la possibilità di avere un'influenza sul gruppo, di ricevere approvazione o meno dai componenti di quest'ultimo.
Nei vari anni in campo psicologico sono stati portati avanti numerosi studi sull'autostima, un esempio tra questi è la ricerca di William James (1890/1983) il quale definisce l'autostima come rapporto tra sé percepito e sé ideale; il primo è la considerazione che un individuo elabora su di sé in base alle caratteristiche che dal suo punto di vista sono presenti o assenti all'interno della sua vita, il sé ideale è invece l'idea di come vorrebbe essere e del modello di vita che sta prendendo in considerazione.
Secondo lo studioso la persona percepisce bassa autostima nel momento in cui il suo sé percepito non riesce a raggiungere il livello del suo sé ideale e quanto più grande è la discrepanza tra i due, tanto più nasce in un soggetto insoddisfazione (nel caso in cui il sé percepito sia di gran lunga minore) e alto senso di potere e successo (quando il sé percepito supera di molto il sé ideale).
Si può arrivare a dire che secondo James il senso di autostima derivi dal rapporto tra successo e aspettative, infatti senza dubbio la maggior parte dei fattori che va a condizionare la creazione del personale livello di autostima discende dai risultati/esiti delle prove che siamo chiamati ad affrontare quotidianamente.”
Questo credo sia il motivo per cui non riusciamo a mettere i famosi paletti che delimitano la nostra sopravvivenza e lasciamo che un altro ci obblighi a fare cose che non vorremmo fare e che, a volte limitano anche la nostra libertà.
In pratica non sappiamo dire no agli orari prolungati all’eccesso, alle richieste di fare cose che poco hanno a che vedere con la professione della Manager Assistant, a compiti di basso profilo.
A questo punto mi pare evidente che il risultato che ne consegue è che la nostra autostima, dato che “la creazione del personale livello di autostima discende dai risultati/esiti delle prove che siamo chiamati ad affrontare quotidianamente” sparisce completamente a fronte delle mansioni assegnate.
Credo che ognuna di noi dovrebbe volersi un po’ più di bene e cominciare a dire di no.
Nessun commento:
Posta un commento