Gli argomenti di questa newsletter: | ||
- Auguri di Natale | ||
- Hanno trovato lavoro con MACSE Italia | ||
Hanno trovato lavoro con MACSE Italia | ||
Lynda D'Ermes | ||
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Quando è arrivato il momento di rientrare al lavoro, sono stata informata che avrebbero soppresso la posizione e mi hanno offerto una buonuscita., che ovviamente mi conveniva accettare. E così mi sono ritrovata senza lavoro all’età di 42 anni. Arg !!!!!! Ci ho messo 6 mesi per trovare un buon lavoro dove il fatto che io fossi madre non veniva penalizzato. Molti selezionatori storcevano il naso quando sentivano che ero madre di ben 3 bambini. Ho trovato un lavoro dove il mio superiore ha 2 figli e una moglie che lavora. L’amministratore delegato ha 4 figli. Entrambi credono che il fatto che io sia madre sia una cosa positiva. Una mamma è specialista del multi-tasking, ha pazienza da vendere e lavora bene sotto stress. Chi meglio per gestire un dirigente esigente? L’idea di riprendere la vita professionale mi rende felice, ma il pensiero di lasciare il piccolo Luca mi fa | ||
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mica arrivare in ritardo proprio i primi giorni ? Devo anche fare coincidere gli orari con l’entrata a scuola di mia figlia e accompagnare Luca dalla babysitter. Altro? Ormai è passato un mese dal rientro. Ci sono ancora piccoli problemi di organizzazione da sistemare. Durante la prima settimana, all’improvviso una sera a cena, mio figlio maggiore scoppia in lacrime. Doveva assolutamente andare al vicino centro commerciale quella sera. Lascio gli altri due con mio marito e l’accompagno. Cosa c’è di così urgente al centro commerciale? Niente. Il fatto è che “prima noi andavamo in giro a fare le cose insieme.” mi dice. Mi rendo conto che forse è stato più difficile per lui che sembrava così grande e sicuro di sé ma in fondo è sempre il mio piccolo. Luca fa qualche capriccio in più però sembra essersi abituato alla nuova situazione e la mia dolce Sarah non ha fatto una piega. Io? Beh, si sa, la mamma si adatta a tutto e tutti. Al lavoro sono felice e mi trovo bene anche se penso spesso ai bimbi. È normale, sono una mamma. | ||
Lara Bellocchio | ||
D) Ciao Lara, oggi parliamo di come hai ottenuto un nuovo lavoro. Ci puoi raccontare cosa ti è successo recentemente? | ||
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R) La mia volontà era di trovare un lavoro a tempo pieno ed ero disposta a muovermi, ma ho avuto grosse difficoltà. D) Quanto tempo ci hai messo? R) Per due anni cercare lavoro è diventato il mio lavoro. Ampliare le risorse, questa è stata la parola d’ordine e, alle tradizionali ricerche di lavoro, ho aggiunto quella del web. All’inizio ero scettica, ma il tempo a disposizione era molto e quindi tra una traduzione e l’altra scandagliavo il web alla ricerca di contatti, associazioni, agenzie del lavoro e cercatori di teste. D) Con tanto tempo a disposizione quale è stato uno dei mezzi più utili per la ricerca? R) Internet è stato fondamentale, infatti, a un certo punto delle mie ricerche ho individuato un network professionale che mi è sembrato fin da subito qualcosa di diverso. D) Di quale stai parlando? Ce ne sono ormai tantissimi a nostra disposizione. | ||
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D) Qual è stato il vantaggio di entrare sia nel gruppo su LinkedIn (Manager Assistant Career & Skills Empowerment) che associarsi a MACSE Italia? R) Inizialmente è nata una conoscenza virtuale e di reciproco interesse, ci siamo sentite più volte al telefono, scritte diverse mail e abbiamo anche cercato di incontrarci personalmente. Il risultato finale è stato che Mariachiara mi ha contatta in relazione ad un’offerta di lavoro pubblicata dal gruppo MACSE Italia su LinkedIn, per cui lei faceva da tramite con la persona che si occupava della selezione. D) Mi sembra di capire che l’esperienza sia stata positiva. R) Sì, la posizione offerta era di mio interesse e, alla fine, dopo un ulteriore scambio di informazioni e un colloquio con la persona che era responsabile della selezione, mi sono ritrovata con un nuovo lavoro e nella città, Milano, dove era già da molto che cercavo, senza successo. Tutto questo grazie al network di MACSE Italia. | ||
Caroline Jordan | ||
D) Ciao Caroline, oggi parliamo di come hai ottenuto un nuovo lavoro. Ci puoi raccontare cosa ti è successo recentemente? | ||
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D) Quanto tempo ci hai messo, con l'aiuto dell'associazione? R) Il tempo di essere contattata dalla Società interessata e quindi di partecipare ai vari incontri necessari per stabilire se ci fosse un interesse comune, in totale circa tre mesi. D) Quale è stato uno dei mezzi più utili per la ricerca? R) In questo caso Linkedin - la mia iscrizione al gruppo Manager Assistant Career & Skills Empowerment. D) Quali altri vantaggi pensi ti potrà portare l'essere entrata a far parte del nostro network di Manager Assistant? R) Senz'altro quello di farmi conoscere professionalmente. Vivo e lavoro a Milano da molti anni e ho molti contatti. E' sempre utile però, fare "networking", ci si evolve, si cresce continuamente professionalmente ed è fondamentale mantenere i vivi i propri contattii. D) In che modo ti piacerebbe continuare ad interagire con il network di MACSE Italia? R) Mi piacerebbe dare un contributo - la mia professione non é ancora ben riconosciuta in Italia ed ogni input positivo è utile a questo scopo. Tutti, i vertici innanzi tutto, hanno bisogno di capire meglio cosa siamo in grado di fare, ma anche cosa facciamo veramente. Scrivere una "Job Description" per un’Assistente è estremamente complicato, proprio perchè, secondo il mio punto di vista, siamo in grado di operare a 360 gradi. E' un mestiere senza limiti. Questo di fatto è la parte più bella! D) Mi sembra di capire che l’esperienza sia stata positiva. R) Sono agli inizi nella nuova società, quindi non posso ancora pronunciarmi. Certamente, è un privilegio avere la fiducia in un gruppo di tale importanza. Conto di essere in grado di ricambiare con il tempo. Per quanto riguarda MACSE Italia, invece, potrò conoscere altri professionisti con cui condividere aggiornamenti, pareri, notizie, ecc. Sono nata è cresciuta a Londra, UK quindi mi ritengo sempre un po’ inglese. Questo vuol dire che il mio modo di vivere il mio ruolo è particolare dal punto di vista culturale. | ||
Michela Luoni, Responsabile della Sezione di Milano di MACSE Italia | ||
D) Ciao Michela, oggi parliamo di come hai ottenuto un nuovo lavoro. Ci puoi raccontare cosa ti è successo recentemente? | ||
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non sapevo definire esattamente quale tipo di lavoro fosse più adatto al mio carattere e modo di fare. MACSE Italia mi ha fornito degli strumenti che mi hanno permesso di capire prima cosa cambiare nel mio approccio al lavoro e poi la direzione che avrei dovuto prendere. Cambiare lavoro non è sempre è una scelta obbligata, dovuta al fatto che non ci si trova bene, a volte bastano pochi accorgimenti per migliorare la propria situazione professionale, ma se tutto ciò non è sufficiente prima di mettersi in gioco bisogna aver chiaro che cosa si vuole e dove si vuole arrivare Il programma di Mentoring, dedicato alle iscritte all’associazione, che ho seguito tra il 2010 e il 2011 mi ha aiutato a definire meglio le mie aspettative. Inoltre, può succedere che più di una associata faccia un colloquio per la stessa posizione e non è male ricevere il consiglio di qualcuno che ci è già passato, offre sicuramente elementi preziosi di valutazione. D) Quali sono le metodologie di selezione degli annunci da pubblicare, da parte dell’associazione? R) L'associazione pubblica le ricerche che vedono coinvolte varie tipologie di Assistant, ma a fronte di un mare di richieste spesso inadeguate, fasulle o fuorvianti che si trovano su vari portali, MACSE Italia prende in considerazione solo quelle qualitativamente più rilevanti, specifiche e adattabili a tutti i profili e le seniority. Prima di pubblicare una ricerca, l’associazione chiede garanzie di serietà e chiarezza, cosa che invece non capita spesso di leggere guardando la maggior parte degli annunci. D) Quale è stato uno dei mezzi più utili per la ricerca? R) Internet si conferma il canale preferenziale per le ricerche di lavoro, ma anche il network aiuta. Su LinkedIn ci sono vari gruppi che si occupano di "rumors" del mondo del lavoro, ma la nostra figura professionale è poco rappresentata e spesso anzi viene scambiata con altro, quindi il network supplisce a queste mancanze facendo sì che le esperienze e i "rumors" di settore siano condivisi. Il gruppo di MACSE offre spunti utili per fare una cernita tra le molte ricerche pubblicate on-line che spesso sono cicliche o specchietti per le allodole che nascondono magari attività meno interessanti di quello che sembrano. D) Quali altri vantaggi pensi ti potrà portare l'essere entrata a far parte del nostro network di Manager Assistant? R) I vantaggi pratici e immediatamente fruibili sono molti:
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partecipando attivamente agli appuntamenti formativi, agli aperitivi di networking, ai corsi organizzati appositamente per colmare ogni tipo di necessità, da quelle di tipo pratico, a quelle più introspettive. Decidere di aderire a MACSE Italia vuol dire aver voglia e capacità di mettersi in gioco e di confrontarsi con gli altri. Avere la tessera non serve se non si capisce il senso di appartenenza che l'associazione genera. D) Mi sembra di capire che l’esperienza sia stata positiva. R) Molto più che positiva, per la mia esperienza lavorativa non sono junior, ma nemmeno senior, quindi avere la possibilità di confrontarmi con tipologie di MA diverse è decisamente un plus. In Italia siamo ancora molto indietro rispetto ad altri paesi sulle mansioni che una EA o PA dovrebbe svolgere, quindi quale mezzo migliore per diffondere nei luoghi di lavoro una cultura più femminile e meritocratica che non un’associazione di assistenti? MACSE Italia è la prima e unica associazione no-profit attiva in Italia che raccoglie Manager Assistant che vogliono crescere nel ruolo e vogliono mettersi alla prova... poi basta decidere di partire. | ||
Nicole Kellidis | ||
D) Ciao Nicole, oggi parliamo di come hai ottenuto un nuovo lavoro. Ci puoi raccontare cosa ti è successo recentemente? | ||
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dell'associazione, ed i successivi con il Dipartimento HR della società ed il mio attuale capo. D) Tu eri alla ricerca di un lavoro, in che modo sei entrata in contatto con il network di MACSE Italia? R) Ero in un momento lavorativo molto negativo, lavorare in ambienti lavorativi non facili nell'ultimo anno e mezzo mi aveva portata ad essere molto insicura in merito alle mie capacità ed alla strada che volevo percorrere. Ero alla ricerca intensiva di un luogo dove non solo confrontarmi virtualmente con altre persone che vivevano le mie difficoltà quotidiane di assistente e le mie paure, ma soprattutto ero alla ricerca di formazione professionale che mi permettesse di essere pronta ad affrontare una nuova sfida professionale conscia del mio reale valore. MACSE Italia e il suo network rispondevano perfettamente a questi criteri. D) Quanto tempo ci hai messo, con l'aiuto dell'associazione? R) Pochissimo! Un mese dal primo colloquio telefonico, al primo giorno lavorativo. D) Quale è stato uno dei mezzi più utili per la ricerca? R) LinkedIn e il gruppo di discussione “Manager Assistant Career & Skills Empowerment”, ma ance il sito www.macse.it dove vengono pubblicati gli annunci di ricerca di lavoro. D) Quali altri vantaggi pensi ti potrà portare l'essere entrata a far parte del nostro network di Manager Assistant? R) Sicuramente penso che continuerò seriamente ad investire nella formazione, che ritengo sempre più importante. D) In che modo ti piacerebbe continuare ad interagire con il network di MACSE Italia? R) In ogni modo possibile ovviamente, dalla newsletter all'incontro di persona. D) Mi sembra di capire che l’esperienza sia stata positiva. R) Assolutamente, e la consiglio vivamente a tutti. | ||
Francesca Giaquinto | ||
D) Ciao Francesca, oggi parliamo di come hai ottenuto un nuovo lavoro. Ci puoi raccontare dove hai trovato l'annuncio e come ti sei candidata? | ||
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D) Quanto tempo ci hai messo da quando sei entrata in MACSE Italia? R) Pochissimo tempo! Mi sono iscritta a MASCE Italia a fine luglio 2011 e la proposta di Mariachiara è arrivata ai primi di settembre!! Se si tiene conto della pausa estiva di agosto, che per fortuna, coinvolge ancora la maggior parte della popolazione mondiale, i tempi sono stati assolutamente da record! D) Quali altri vantaggi ti ha portato finora o pensi ti potrà portare il fatto di far parte di una associazione di categoria? | ||
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In poche parole, il fatto di appartenere ad una associazione di categoria mi garantisce formazione, istruzione e crescita nel rispetto di quella che è la nostra figura professionale. Io nasco come Office Manager ma aspiro a diventare Assistente di Direzione. Se avessi fatto tutto da sola non so nemmeno in quanto tempo ne sarei venuta a capo! D) Consiglieresti a una collega di iscriversi a MACSE Italia e se si, per quali motivi? R) Certamente si devono iscrivere, lo devono fare! Per tutto ciò che ho scritto finora e che qui riassumo: formazione, conoscenza, crescita, tutela, sviluppo delle capacità, allargamento degli orizzonti, condivisione delle esperienze! E poi anche perché più siamo più sarà grande la nostra forza. |
giovedì 8 dicembre 2011
Manager Assistant Carriera Sviluppo Evoluzione Newsletter #7 Edizione Speciale: Trovare lavoro con MACSE Italia
domenica 4 dicembre 2011
ApeMACSE 12 dicembre 2011 - Aperitivo di Natale al Wood Bar
ApeMACSE Assistant on stage: L'ottimismo
Presso Wood Bar, via Tiziano, 19 - Milano
Dalle ore 19.00 alle 22.00
L’ ottimismo, quello vero, consiste nella capacità di non farsi abbattere dalle difficoltà ma di vederle come momenti di crescita personale assumendo così un punto di vista più distaccato che consente di cogliere le diverse opportunità e di dare il meglio di se'.
Menù Aperitivo Natale 2011 |
Voulevant |
Cocktail di gamberi |
Involtini di tacchino con ripieno di verdure e Philadelphia |
Tartine con salmone e burro |
Tartine con caviale |
Pinzimonio |
Crocchette di patate |
Pizzette al burro |
Insalata russa |
Patatine al forno |
Per partecipare: iscrizione.aperitivo@macseitalia.it |
Costo: 15 euro associate MACSE Italia - 20 euro ospiti
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sabato 26 novembre 2011
Executive Secretary Magazine: Mariachiara Novati profile
by Lucy
Brazier on Nov 25, 2011
President of MACSE Italia
Can we start with a little background information - where do you live, what do you do as a job, and what motivates and inspires you?
I have lived in Milan since 1995, but I come from a small village in the country. I took my degree in foreign languages in one of the oldest universities of Italy, in Pavia and then I moved to the centre of economy and fashion, Milan.
I started working as Scientific Secretary in an Oncologic Centre. While working I took my first masters in Human Resources Management in 2001 and then I decided to study what a Manager Assistant did in different companies, because I began to notice that there were a variety of activities under the job title of “assistant” and I wanted to understand all of them.
Curiosity drives my life!
For this reason I changed job every two years covering different roles such as Personal Assistant, Office Manager, Legal Assistant and doing this I improved my knowledge and met lots of important and charismatic people.
In 2005 I moved to Singapore with my husband where I lived and worked until 2007.
My last job was as the Senior Executive Assistant to the CFO at the most important financial newspaper in Italy and during the 3 years I worked there I took my second masters in Marketing and Communication Management.
In 2007 I published a book about the role of the assistant under the pseudonym Annalisa Vergani because I wanted to leave a written testimony about how this role is seen in Italy and the situation we live in every day at the office.
I used a pseudonym to put a distance between me and the things that happened. The purpose of the book was to underline behaviours that are not acceptable either in the office or at home with humour and irony (taking it seriously would be a real tragedy!) hoping that in the future nobody has to suffer these kind of things.
Our role in Italy is usually considered demeaning and unprofessional and in the book, the title is “Vita da segretaria” – A life of a Secretary, the reader can smile at the short stories lived by a woman who has held several posts as secretary/assistant and the humiliation and difficulties faced in each one.
The main protagonist is a woman of an integrity that is not so easy to find: one woman’s battle I am proud to say, who stood her ground even if that meant risking her job and opportunities to progress on several occasions.
My motivation comes from all these years of experience and now I want to help the new generation of Italian assistants to understand the importance of their role in the companies they work for.
I want to send a distinct message to you all - to hold on to your dignity. If your environment makes you feel intimidated and inadequate, the chances are that YOU are not.
Regarding my inspiration I really don’t know where it comes from, but what I know is that I never give up.
Every day I wake up aware that Italy is one of the last countries in the world with only the 45% of women working and the 27% coming back to job after their first baby.
I want to be one of the people who will give a contribution to changing this situation.
What do you consider to be your biggest achievements in your career so far?
After almost 20 years I changed so much as a person and as a professional but what I am really proud of is that now I am considered “deadly effective” and more importantly, a point of reference for my colleagues inside my company and outside too as President of the first Italian association dedicated to Manager Assistants, MACSE Italia (www.macseitalia.it).
For me it is a point of honor always being available to help and give an answer when requested. This is the reason why I strongly support continuous learning. We must always be up to date.
You are in charge of a new organization in Italy for administrators. Tell us a bit about it. What will be your priorities?
MACSE Italia is the first Italian association existing in my country and it has been completely created and built by Manager Assistants. MACSE Italia is the result of our experiences and professionalism. We aim to put our knowledge at our younger colleagues’ disposal. The idea at the basis of this new born association is sharing through networking: all the Manager Assistants are involved in different initiatives that we organize and every contribution is welcomed. Networking is our strength together with the possibility to organize specialized training courses through which we can obtain more acknowledgment and importance in our companies. We think this is a unique opportunity because skills empowerment is the beginning of a great career development.
Why do you think these types of organizations are useful?
In Italy it isn’t usual to assemble in associations or similar organization. If you look at our political arena you will understand; we have so many parties to represent our distinctiveness.
We stick together only for soccer.
But I believe in the power of being a group because we can share experiences, understand we are not alone, learn from others and last but not least, in any situation, a group is stronger than a single person.
Who has been the biggest influence in your work life so far and why?
I don’t have a particular mentor, but I always looked at strong and courageous women as an example for me. They all meant something different but important in my personal development.
But there is a sentence that I always remember, especially in difficult situations, “always keep your economic independence” It was my mother who said it. There are still too many women out there that are disadvantaged due to the fact that Italy is still very male dominated.
If you could offer someone just joining the profession one piece of advice as to how to succeed in their career what would it be?
I think that in our career, having a strong cultural background is very important. The next generation of assistants must have graduated, preferably with a masters; they must speak at least two foreign languages and following a continuous training path.
I strongly believe in skills empowerment to develop a satisfying career and in the meantime, you keep your mind exercised and younger.
What do you think has changed the most for the secretarial industry since you joined it?
I obtained my first job in 1992 and only after several years did I understand that I had the privilege to work in a very advanced company. I had my personal computer, the possibility to use the newest programs available on the market and Internet at my disposal.
For me the revolution/evolution from “secretary” to “assistant” had already begun if we look at the technical side. My boss could write an e-mail on his own!
For this reason my duties were not only administrative. I had a secretarial pool to manage; my name was on some important articles that my boss had written, as proof-reader; I was responsible of data managing and I was only 27 years old.
The other revolution/evolution, the challenging one, is still in progress. Manager Assistants are more and more involved in people and information management. Very often they are problem solvers, project and program managers, they control and supervise many aspects of their boss’s life and can take many responsibilities because they now have the technical skills and the abilities to do it.
In my opinion, in the future, we are going to become more managers and less assistant.
So what next for Mariachiara Novati? Where do you see yourself in 5 years' time?
I tell you the same thing I said last year during our first National Conference: I see myself President of MACSE Italia with 5000 associated Manager Assistants! Subscriptions are open!!!
martedì 1 novembre 2011
Newsletter n. 6 - 2011
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Gli argomenti di questa newsletter: | |||||||||
- Siamo arrivati a fine 2011 | |||||||||
- II Congresso Nazionale di MACSE Italia | |||||||||
- Prossime attività | |||||||||
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II Congresso Nazionale di MACSE Italia | |||||||||
Il “II Congresso Nazionale di MACSE Italia” che ha avuto luogo il 14 e 15 ottobre scorsi ha visto partecipare un gruppo di Manager Assistant motivatissime, curiose e molto coraggiose, che hanno saputo mettersi in gioco e, alla fine della giornata hanno messo in atto un vero e proprio spettacolo teatrale che, a detta di Darrell Kirkman, trainer, attore e cantante, che le ha guidate nel percorso “È stato molto più intenso e professionale di tante altre performance teatrali a cui ho assistito”. | |||||||||
MACSE Italia tramite il Congresso si sta aprendo anche a collaborazioni con l’estero, infatti Lucy Brazier è stata nostra Chairman e insieme all’Executive Secretary Magazine abbiamo lanciato il progetto della definizione della Job Description della Manager Assistant che sarà riconosciuta da più di 80 associazioni e network che si occupano del nostro ruolo nel mondo. | |||||||||
Prossime attività | |||||||||
Il programma di Mentoring per Manager Assistant è partito lo scorso 19 ottobre con la supervisione di Federica Gatti. | |||||||||
Ci sono ancora alcuni appuntamenti formativi importanti a cui potete partecipare: | |||||||||
5 novembre: inizia il ciclo di 4 giornate formative il cui tema è Finance per Manager Assistant, relatrice Maria Teresa Orlando. Leggi i commenti della precedente edizione. | |||||||||
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1 dicembre: comincia a Roma il “Master in Manager Assistant”. MACSE Italia è partner di LUSPIO e Formit | |||||||||
Continuate a seguirci e, nella prossima newsletter, troverete il calendario dei primi 6 mesi di attività del 2012. | |||||||||
Se non vuoi più ricevere questa newsletter, invia
una mail con oggetto "cancellami" a newsletter.macseitalia.it
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domenica 25 settembre 2011
Knowledge sharing a new frontier of learning
Being a Manager Assistant is a very demanding job and every day we have to face and solve different tasks.
In many countries there are schools we can attend to prepare ourselves to enter this profession and later we can follow courses and seminars. Some universities and business schools give us the possibility to get masters, too, but in my opinion the practice is the best way to learn.
The correct and more useful technique is learning from colleagues who have a deep experience in particular subjects and this is Knowledge Sharing.
Theoretically speaking, Knowledge Sharing is an activity through which knowledge (i.e. information, skills, or expertise) is exchanged among professionals, in this specific case Manager Assistants, and a system to increase the competitive power of organizations, to improve the efficiency through sharing, enhancing and increasing the Intellectual Capital, people, and the Intangible Asset.
In addition, Knowledge Sharing means interaction and exchange of information, experience and best practice to reach common objectives and obtain better results. Since the ’80 organizations have recognized that knowledge constitutes a valuable intangible asset for creating and sustaining competitive advantages.
As people/employees are the Intellectual Capital, Intangible Asset represents the maximum value and the best support to development and innovation.
The Intangible Asset is made of:
• Business relationship
• Human knowledge
• Work methodology
• Social relationship
• Specific Identity linked to the role
To enhance the Intangible Asset through Intellectual Capital means:
• Create innovation
• Attract and develop talents
• Transform information in knowledge
For this reason Knowledge Sharing is at the basis of Intangible Assets maximization, and to reach this maximization are necessary a correct strategy and a straight methodology supported by adequate equipment.
The path to follow is to obtain the best results through:
• Creating value making the individual knowledge available to all the members of the organization
• Using this new knowledge effectively
• Connecting the new knowledge to operations and processes
• Linking the new knowledge to business strategy
The sharing of knowledge constitutes a big challenge for networks and organizations because some people tend to resist sharing their knowledge with the rest of the organization, in fact one big obstacle is the common notion that knowledge is property and ownership, but shared knowledge offers different viewpoints and possible solutions to problems.
To promote knowledge sharing and remove knowledge sharing obstacles, the organizations/networks should encourage discovery and innovation.
At the end of this process the result will be the creation of a common organizational culture.
Until now organizations were our main reference, but the question is if it is possible to apply Knowledge Sharing to networks of people (i.e. associations of professionals) who have the same role in different organizations or companies.
I think this is possible and I am going to show you how.
The point is how to manage “knowledge” in continuous and fast evolution and in particular how to transfer it to people working in different environments and business fields.
The answer is: through training and the correct use of technology.
The process of Knowledge Sharing
The first thing is individuating people who have to share the knowledge and people who need to know.
This process can be developed using two different approaches, the first one is giving information knowing in advance the need of the final “client”, the second one is offering specialized and targeted training simple enough to become immediately best practice.
The first option is not useful for our network of Manager Assistants, because we do not know in details what they are expected to do, we cover so many different roles in companies, but the results of the second one are what I call “knowledge workers” able to manage the know-how learnt through training, applying it in office day life.
I want to underline an additional plus to this approach, in fact there are wider and important effects on the organizations, too, because the trained “knowledge workers” will apply this new philosophy to all the working backgrounds becoming an example for the colleagues and giving a positive push to the corporate culture.
Put in action, the training project should be organized in three different modules: theoretical (passing the basic information), practical (case history and exercises), technological (instructing to use the tools).
The development of this project could be divided in four phases:
1. Diagnostic analysis: to analyze the state of the art, to investigate the needs of the project and to delineate a macro-analysis of the requests.
2. Pilot phase: to create a project team working on the criticalities trying to solve them.
3. Implementation phase: considering the results of the Pilot phase, the team identifies the most important areas to be improved.
4. Final release: divided in “definitive launch” and “follow-up”
Looking at this path of development it is mandatory and essential to create among the participants a "Knowledge Sharing Culture" as part of this initiative.
An isolated knowledge program, like the one I am proposing, looked after by a privileged few is worthless and will not survive for long.
Only effective collaboration and communication among professionals which disseminates across the whole network structure will give the necessary boost.
In fact the change must start at the individual.
Every Manager Assistant has a sphere of influence along with their own individual knowledge, and this is where she must believe a knowledge sharing culture can begin.
To create a knowledge sharing culture it is necessary to encourage Manager Assistants to work together more effectively, to collaborate and to share - ultimately to make their knowledge more productive.
Even though Manager Assistants work in different companies it is possible to organize seminars, round tables, focus groups, because if the old paradigm was “knowledge is power”, today the situation is evolving and “sharing knowledge is power” such as knowledge sharing is in their personal interest .
If we all understand that sharing our knowledge helps to do our jobs more effectively, helps to retain our jobs, helps in our personal development and career progression, rewards us for getting things done and brings more personal recognition, then knowledge sharing will become a reality.
In many countries there are schools we can attend to prepare ourselves to enter this profession and later we can follow courses and seminars. Some universities and business schools give us the possibility to get masters, too, but in my opinion the practice is the best way to learn.
The correct and more useful technique is learning from colleagues who have a deep experience in particular subjects and this is Knowledge Sharing.
Theoretically speaking, Knowledge Sharing is an activity through which knowledge (i.e. information, skills, or expertise) is exchanged among professionals, in this specific case Manager Assistants, and a system to increase the competitive power of organizations, to improve the efficiency through sharing, enhancing and increasing the Intellectual Capital, people, and the Intangible Asset.
In addition, Knowledge Sharing means interaction and exchange of information, experience and best practice to reach common objectives and obtain better results. Since the ’80 organizations have recognized that knowledge constitutes a valuable intangible asset for creating and sustaining competitive advantages.
As people/employees are the Intellectual Capital, Intangible Asset represents the maximum value and the best support to development and innovation.
The Intangible Asset is made of:
• Business relationship
• Human knowledge
• Work methodology
• Social relationship
• Specific Identity linked to the role
To enhance the Intangible Asset through Intellectual Capital means:
• Create innovation
• Attract and develop talents
• Transform information in knowledge
For this reason Knowledge Sharing is at the basis of Intangible Assets maximization, and to reach this maximization are necessary a correct strategy and a straight methodology supported by adequate equipment.
The path to follow is to obtain the best results through:
• Creating value making the individual knowledge available to all the members of the organization
• Using this new knowledge effectively
• Connecting the new knowledge to operations and processes
• Linking the new knowledge to business strategy
The sharing of knowledge constitutes a big challenge for networks and organizations because some people tend to resist sharing their knowledge with the rest of the organization, in fact one big obstacle is the common notion that knowledge is property and ownership, but shared knowledge offers different viewpoints and possible solutions to problems.
To promote knowledge sharing and remove knowledge sharing obstacles, the organizations/networks should encourage discovery and innovation.
At the end of this process the result will be the creation of a common organizational culture.
Until now organizations were our main reference, but the question is if it is possible to apply Knowledge Sharing to networks of people (i.e. associations of professionals) who have the same role in different organizations or companies.
I think this is possible and I am going to show you how.
The point is how to manage “knowledge” in continuous and fast evolution and in particular how to transfer it to people working in different environments and business fields.
The answer is: through training and the correct use of technology.
The process of Knowledge Sharing
The first thing is individuating people who have to share the knowledge and people who need to know.
This process can be developed using two different approaches, the first one is giving information knowing in advance the need of the final “client”, the second one is offering specialized and targeted training simple enough to become immediately best practice.
The first option is not useful for our network of Manager Assistants, because we do not know in details what they are expected to do, we cover so many different roles in companies, but the results of the second one are what I call “knowledge workers” able to manage the know-how learnt through training, applying it in office day life.
I want to underline an additional plus to this approach, in fact there are wider and important effects on the organizations, too, because the trained “knowledge workers” will apply this new philosophy to all the working backgrounds becoming an example for the colleagues and giving a positive push to the corporate culture.
Put in action, the training project should be organized in three different modules: theoretical (passing the basic information), practical (case history and exercises), technological (instructing to use the tools).
The development of this project could be divided in four phases:
1. Diagnostic analysis: to analyze the state of the art, to investigate the needs of the project and to delineate a macro-analysis of the requests.
2. Pilot phase: to create a project team working on the criticalities trying to solve them.
3. Implementation phase: considering the results of the Pilot phase, the team identifies the most important areas to be improved.
4. Final release: divided in “definitive launch” and “follow-up”
Looking at this path of development it is mandatory and essential to create among the participants a "Knowledge Sharing Culture" as part of this initiative.
An isolated knowledge program, like the one I am proposing, looked after by a privileged few is worthless and will not survive for long.
Only effective collaboration and communication among professionals which disseminates across the whole network structure will give the necessary boost.
In fact the change must start at the individual.
Every Manager Assistant has a sphere of influence along with their own individual knowledge, and this is where she must believe a knowledge sharing culture can begin.
To create a knowledge sharing culture it is necessary to encourage Manager Assistants to work together more effectively, to collaborate and to share - ultimately to make their knowledge more productive.
Even though Manager Assistants work in different companies it is possible to organize seminars, round tables, focus groups, because if the old paradigm was “knowledge is power”, today the situation is evolving and “sharing knowledge is power” such as knowledge sharing is in their personal interest .
If we all understand that sharing our knowledge helps to do our jobs more effectively, helps to retain our jobs, helps in our personal development and career progression, rewards us for getting things done and brings more personal recognition, then knowledge sharing will become a reality.
martedì 6 settembre 2011
Newsletter n. 5 - anno 2011
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Formazione | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quest’anno MACSE Italia ha attivato una importantissima e prestigiosissima partnership a Milano e si sta attivando anche su Roma. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Business School Il Sole 24 Ore - Milano | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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relazionali e manageriali oggi indispensabili per ricoprire con successo il ruolo, grazie ad un approccio fortemente operativo e pragmatico. Tutte le colleghe iscritte a MACSE Italia o che si iscriveranno all’associazione, (segui questo link per iscriverti ora) entro il 15 settembre 2011 e pagheranno contestualmente l’iscrizione al Master, secondo le modalità indicate in brochure, avranno l’opportunità di avere uno sconto del 15% sul prezzo indicato + IVA 20% . |
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LUSPIO - Libera Università degli Studi Per l’Innovazione e le Organizzazioni - Roma | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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sempre più complesso, con prestazioni elevate, dotate di spirito di iniziativa, con spiccate capacità organizzative e relazioni, per gestire efficacemente la propria attività ed in particolare rapporti e relazioni con i diversi interlocutori interni ed esterni. Descrizione Master Ci stiamo attivando per sottoscrivere una partneship con la LUSPIO per offrire a tutte le iscritte a MACSE Italia la possibilità di accedere al master a condizioni vantaggiose. Continuate a seguirci sul forum di LinkedIn per saperne di più. |
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II Congresso Nazionale di MACSE Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
14-15 Ottobre 2011 |
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Iscriviti entro il 31 agosto - scarica il modulo |
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Cusago - Hotel Mulino Grande | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Programma | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Venerdì 14 ottobre | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ore 16.00 - Transfer da Milano MM Bisceglie Ore 17.30 - Assemblea riservata alle Socie Ore 21.00 - Cena di Gala |
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Sabato 15 ottobre | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ore 10.00 - Team building: "Let's put on a show" (Darrell Kirkman) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Il Team Building e il ruolo della moderna Manager Assistant | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Non vi sono limiti alle tematiche che si possono affrontare attraverso il team building: orientare al problem solving nelle dinamiche relazionali, rafforzare la motivazione e il lavoro di squadra, gestire al meglio i diversi ruoli aziendali e le criticità organizzative, migliorare le capacità e le tecniche di marketing e di vendita, ottimizzare i rapporti con i clienti e i committenti. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il team building, rivolto a chi lavora in azienda, assume una valenza formativa come supporto al ruolo (coaching) per il rinforzo delle capacità di public speaking, team leading e gestione di conflitti. Dato il forte coinvolgimento personale e la capacità di produrre un grande impatto emotivo, altra peculiarità di questo strumento formativo, si rende necessario il saper rendere gradevoli anche interventi di tipo tecnico, sui quali potrebbe risultare difficile costruire una lezione stimolante. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L’improvvisazione, tipica di questo strumento, lavorando insieme in un gruppo, aiuta a sviluppare la capacità e l’abilità di saper reagire e risolvere ogni situazione che affrontiamo e quindi la consapevolezza che in noi sta la soluzione. Tramite questa tipologia di team building teatrale impariamo a capire come trovarla. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quindi alla fine della giornata le partecipanti saranno in grado di: | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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"Hey, let's put on a show!" | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Dai facciamo uno spettacolo" | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
di Darrell Kirkman | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Le partecipanti avranno l'obiettivo di mettere in scena uno spettacolo teatrale. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La realizzazione di uno spettacolo, in questo contesto, diviene esempio e metafora dell’ambiente aziendale nella sua complessità, dove le partecipanti hanno la possibilità di mettere in atto modalità comportamentali e comunicative, sia per migliorare le proprie competenze, sia per interagire con gli altri e fare team. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Le partecipanti decidono il tipo di spettacolo, si accordano sulla sua durata, definisco i vari ruoli, ovvero chi di loro sarà il regista, il protagonista, il costumista, in modo da coprire tutte le figure principali di una vero e proprio spettacolo teatrale. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L’attività prevede vere e proprie esercitazioni e l’apprendimento di alcune tecniche teatrali. In un baule immaginario le partecipanti possono individuare, immaginandoli, vari oggetti e vestiti che possono utilizzare per ispirarsi e creare l'evento. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Le partecipanti, lavorando a livello di insieme-gruppo, imparano a delegare, ad avere fiducia, a prendere decisioni in un contesto di collettività e a restare unite, durante un percorso che può facilmente subire variazioni e che si viene formando su un terreno inusuale e soggetto a improvvisi cambi, dovuti ad interventi esterni. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Durante lo svolgimento della giornata prenderanno consapevolezza dell'importanza di mettere in secondo piano il proprio io al servizio del compito da svolgere. Riprodurre movimenti e sensazioni di persone diverse da se stesse, le metterà in situazioni psicologiche particolari e, tramite giochi teatrali, a cui parteciperanno nei diversi momenti di questo stage intensivo di teatro e di improvvisazione, potranno misurarsi e apprendere meglio quali sono le loro potenzialità. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Due sono le caratteristiche principali del lavoro che viene svolto: in primo luogo le partecipanti non partono solo da un testo, ma anche dalla loro mente dalla loro creatività, infatti lavorano proprio sull’uso del fantasia per creare improvvisazioni singole e di gruppo e inventare così un teatro dove è l’estro che comunica al pubblico e non il testo; in secondo luogo, ognuno diventa autore del proprio testo per cui le situazioni sono sempre diverse ed originali. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In conclusione di giornata tramite l’esercizio finale, vale a dire lo spettacolo, le partecipanti dovranno esprimere le motivazioni delle loro scelte, riflettendo collettivamente su di esse. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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